martedì 27 marzo 2012

Madonna - MDNA


Girl gone wide: L'album si apre con un intro sinuoso che ricorda a tratti l'inizio di "Sorry", per poi esplodere in tutta la propria potenza con un brano pop dance dal riconoscibilissimo arrangiamento firmato Benny Benassi. E' sicuramente un pezzo forte, che trascina ed incita a ballare, reso ancora più accattivante dal videoclip che è stato lanciato poco prima dell'uscita dell'album. Allo stesso tempo, però, la canzone non spicca per originalità. Nel ritornello, infatti, sembra un vero e proprio mash-up di "Big Fat Bass" della Spears e di "Judas" di Lady GaGa. Un inizio scoppiettante, ma non di certo inedito. Voto: 7 1/2

Gang bang: Il tempo della canzone, scandito dal beat della batteria, non può non riportare alla mente il ticchettio dell'orologio di "4 minutes". Nonostante la base dance dal ritmo impellente, il brano è abbastanza pacato e sussurrato. Un contrasto interessante. Voto: 7+

I'm addicted : Voce modificata al sintetizzatore e suoni elettronici caratterizzano un brano dal sapore retrò, che musicalmente ricorda un po' i suoni dei pezzi anni '70/'80. E' una canzone elettronica, che soprattutto nel ritornello colpisce per la sua confusionarietà.
Voto: 7-

Turn up the radio: A partire da questa canzone l'album comincia finalmente a colorarsi di sonorità più pop e meno elettroniche, pur mantenenedo in linea con quanto suonato fino a prima. La traccia numero 4 è più melodica, più cantata e la voce di Madonna sembra più pulita. Voto: 7 1/2 

Give me all your luvin': Il brano scelto come singolo anticipatore dell'album è orecchiabile e spensierato. Il suo appeal sta proprio nella semplicità della sua struttura. L'incitamento da "ragazza pon pon", inoltre, è diventato sin da subito un vero tormentone. Per quanto riguarda invece le collaborazioni con la prezzemolina Nicki Minaj e M.I.A, queste non aggiungono nulla alla canzone. Voto: 7 1/2

Some girls: Confusionaria, psichedelica e cantalenata, la traccia numero 6, nonostante un ritornello orecchiabile, non riesce a tenere alta l'attenzione per il miscuglio di suoni e rumori che la caratterizzano. Voto: 6 1/2

Superstar: Pezzo simpatico, orecchiabile e melodico, che si fissa in testa con molta facilità grazie ad un inciso ripetuto, semplice ed essenziale. Voto: 7+

I don't give a: Brano un po' sottotono. Nonostante i buoni propositi non riesce a decollare, mantenendosi sulla sufficienza. Un po' anonimo. Voto: 7

I'm a sinner: Tra le canzoni più accattivanti del cd. Risulta melodica, decisa e gradevole, grazie ad un  ritornello provocante, strofe seducenti ed una melodia fresca ed energica. Provocatorio e sopra le righe il middle8 a mo' di "preghiera", tipico della più trasgressiva Madonna. Voto: 7 1/2

Love spent: Canzone sicuramente più tranquilla rispetto a molte delle precedenti, nonostante delle incursioni elettro-dance nel ritornello. Canzone suggestiva, coinvolgente ed avvincente, indice che non c'è bisogno di strafare per confezionare un prodotto valido.
Voto: 7 1/2

Masterpiece: Ad un brano dalla chiusura, il cd cambia del tutto registro. La penultima traccia è lenta, suadente, carezzevole. Una piacevole eccezione. Voto: 8

Falling free: Madonna decide di congedarsi dal suo pubblico con un pezzo delicato, soft, in cui i suoni elettronici fanno spazio a violini ed archi. Finale elegante ed inaspettato.
Voto: 6 1/2

L'ultima fatica di Madonna si compone di pezzi tutti abbastanza validi, in cui i suoni sono quasi sempre ricercati, nonostante spesso si è caduti anche nell'errore di riprendere sonorità già sentite, solo perchè di moda.
Mediamente, dunque, si tratta di un buon lavoro, in cui, però, si sente la mancanza di una canzone che possa dirsi una vera e propria "hit".
Di fatto, anche le canzoni scelte come singoli sono, sì, interessanti ed accattivanti, ma abbastanza lontane dalle glorie del passato.

Voto complessivo: 7 1/2

Nessun commento:

Posta un commento