sabato 25 febbraio 2012

Le canzoni di Sanremo 2012 - Big


Marlene Kuntz - Canzone per un figlio: Brano atipico. Le strofe, quasi sussurrate, sono intimiste e pacate;  queste anticipano un ritornello che, però, è caratterizzato da sonorità rockeggianti, in netta contrapposizione con la prima parte, decisamente più melodica. Lo stacco è evidente non soltanto per la musica, ma anche e soprattutto per l'interpretazione del cantante del gruppo che diventa via via sempre più dura. Voto: 6-

Irene Fornaciari - Grande mistero: Nonostante un inciso non male, seppur molto breve e abbastanza ripetitivo, le lunghe e cantalenate strofe rendono la canzone abbastanza piatta. La parte musicale, invece, è energica ed interessante. Voto: 6

Chiara Civello - Al posto del mondo: La cantautrice romana, con questo pezzo, è passata dal mondo jazz ad un pop romantico e delicato. Il brano è infuso di sensualità. Melodicamente ricorda le sonorità di un tango sinuoso. Di particolare interesse, inoltre, alcuni vocalizzi. Voto: 7

Matia Bazar - Sei tu: Brano accattivante, in cui la voce di Silvia Mezzanotte si sposa molto bene con una melodia rock-pop dolce e languida. Il ritornello, inoltre, è intenso e vigoroso. Voto: 7 1/2

Eugenio Finardi - E tu lo chiami Dio: Brano delicato e melodico, in cui, nonostante la voce del cantante milanese non spicchi per virtuosismi o acuti, l'interpretazione riesce comunque a catturare e convincere. Voto: 6+

Samuele Bersani - Un pallone: Il brano del cantante riminese conquista per la sua apparente semplicità. Musicalmente, infatti, la canzone appare spensierata ed allegra. Il testo, però, è ricco di metafore e significati non esplicitamente palesati. Questo fa, dunque, sì che possa piacere sia ai più piccoli, per la musica, che agli adulti che vogliono concedersi, nell'ascolto di una canzone, anche qualche momento di riflessione. Voto: 7

Francesco Renga - La tua bellezza: La canzone comincia con una botta d'energia. Batteria, suoni elettronici e piano introducono la possente voce del cantante bresciano. Il pezzo è irruento e impetuoso.Unico neo, forse, un ritornello troppo breve. Pezzo valido.
Voto: 7+

Nina Zilli - Per sempre: Canzone dal sapore retrò, che strizza l'occhio alla musica soul. Grazie all'interpretazione della cantante, che riesce con la propria voce a trasportare quasi in una dimensione a-temporale, il brano sembra tenere contemporaneamente insieme elementi del passato, tipici della canzone italiana più tradizionale, e motivi di novità. Voto: 6 1/2

Dolcenera - Ci vediamo a casa: Scritta dalla stessa cantante pugliese, la canzone arrivata 6° al "Festival di Sanremo" è ricca di energia e pathos. Il ritornello è accattivante, melodico e suggestivo. A rendere il tutto più interessante è l'incursione di elementi elettro-pop e rockeggianti che accrescono la vitalità del pezzo. Voto: 7

Pierdavide Carone - Nanì: Canzone sicuramente delicata e romantica, ma troppo melensa. Interessanti le parti in cui la voce dell'ex ragazzo di "Amici" si incontra con quella di Lucio Dalla, co-autore del brano. Voto: 6

Gigi d'Alessio & Loredana Bertè - Respirare: Duetto tanto atteso, quanto discusso. Il pezzo è moderno, fresco, energico, accattivante. La cadenza dialettale del cantante napoletano, purtroppo, però, rende un po' "provinciale" questo brano che, a dirla tutta, ha in sè sonorità che, invece, sono anche abbastanza internazionali. Voto: 7

Noemi - Sono solo parole: Canzone introspettiva e romantica. Scritto da Fabrizio Moro, il pezzo è assolutamente delicato. Musica e parole si incontrano in maniera sinergica in un brano-poesia. La seconda parte della canzone è più urlata, ma non per questo meno soave.
Voto: 7 1/2

Arisa - La notte: Dopo due "Festival" in cui la cantante genovese ha catturato il pubblico con brani spensierati ed allegri ("Sincerità" e "Malamorenò"), per questa edizione Arisa ha voluto raccontare un'altra parte di sè, quella più "seria", misurata, romantica. Il pezzo è elegante, languido, impreziosito dalla voce dell'artista, che riesce ad essere fine e convincente. Voto: 7 1/2

Emma Marrone - Non è l'inferno: La canzone vincitrice del sessantaduesimo Festival della canzone italiana è interpretata da Emma, che lo scorso anno era arrivata ad un passo dalla vittoria. Il pezzo, pop-rock, è forte, intenso, energico. L'interpretazione della cantante salentina lo arricchisce di vigore e potenza. Il testo è lo sfogo di un uomo che, stremato da una vita difficile, si trova a dover fronteggiare anche i problemi della società contemporanea. E forse, proprio alla luce di questo, sentirlo recitato da una ragazza giovane può destare qualche incertezza. Il risultato è comunque buono. Voto: 7 1/2

2 commenti:

  1. caro Salvo la categoria Big,è la categoria di Masini oggi,ma 22anni fa la categoria di Masini era le nuove proposte,22anni dopo la categoria di Masini è la categoria Big,caro Salvo

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  2. comunque aspetto una tua risposta Salvatore Anonima

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