venerdì 20 gennaio 2012

Natalia Kills - Perfectionist


Wonderland: Atmosfere dark, miste a sonorità elettro-pop, fanno del brano d'apertura un pezzo interessante e sicuramente d'impatto.
Stilisticamente ricorda a tratti la Rihanna di "Rated R" e la Britney di "Blackout". Ed è proprio sulla falsa riga del "Mr. Photographer" cantato nel ritornello di "Kill the Lights" di Miss Spears, che Natalia Kills chiede "Take me to Wonderland". Buono. Voto: 7 1/2

Free: Cantata il collaborazione con will.i.am, che l'ha scoperta, la seconda traccia, è ritmata e simpatica, ma un po' ripetitiva, sia nelle strofe, un po' cantalenate, che nel ritornello, che sembra a tratti una filastrocca. Poco entusiasmante. Voto: 6-

Break you hard: Si ripiomba in cupe atmosfere, con tanto di risata diabolica. La cantante osa di più lasciandosi andare in qualche virtuosismo, che però non risolleva le sorti di un brano che, nonostante i buoni propositi, stenta a decollare. Il ritornello, inoltre, ricorda, troppo, "Monsoon" dei Tokio Hotel. Voto: 5+

Zombie: L'impressione che si ha ascoltando questo brano è quella di trovarsi di fronte ad una bonus-track o una unreleased di Lady GaGa. Cupa, suadente, misteriosa, la canzone è in perfetto stile "The Fame Monster". Non male. Voto: 6+

Love is a suicide: Canzone interessante ed avvincente. Il ritornello è accattivante. Le sonorità fresche e coinvolgenti. Un pezzo valido. Il middle8 sussurrato, che spezza un po' il clima della canzone, è intenso. Voto: 7+

Mirrors: Pezzo ben riuscito, in cui sembrano co-presenti sonorità assolutamente moderne e melodie degli anni '80. Proprio per questa sua particolarità la canzone riesce a conquistare dopo pochi ascolti. Il ritornello, di cui la prima parte è in falsetto, è originale ed avvincente. Ha tutte le carte in tavola per essere considerata alle stregua di altre hit pop. Voto: 8

Not in love: La canzone diventa via via più incalzante mano a mano che si avvicina al ritornello, che è d'impatto. Brano travolgente nella sua aura quasi tenebrosa e sfuggente. Voto: 6 1/2

Acid Annie: Canzone cupa, sinistra, ma anche violenta, nella sua intensità. Voto: 6+

Superficial: Nonostante la canzone sia assolutamente pop (strofe simpatiche e semplici, ritornello incalzante, facile da memorizzare), l'arrangiamento rimanda comunque ad atmosfere meste, quasi macabre, merito anche di un coro quasi d'oltretomba. Un bel contrasto. Tra le canzoni più riuscite dell'album. Voto: 7 1/2

Broke: Canzone carezzevole dalla atmosfere suadenti. E' il primo brano mid-tempo del cd. Suggestivo. Peccato per l'uso, forse eccessivo, del sintetizzatore, che toglie naturalezza alla voce della cantante britannica. Voto: 6+

Heaven: Altra canzone lenta. E' melodica e romantica. Musicalmente è originale, mentre la parte cantata sa di già sentito. Peccato. Voto: 5 1/2

Nothing lasts forever: Dopo due canzoni melodiche, Natalia Kills si lascia andare, scatenandosi sulle note di un pezzo elettro-pop tutto da ballare. Nel brano duetta con Billy Kraven, noto produttore e paroliere americano, che l'ha scritta. La canzone ha un bel ritmo, è incalzante, veloce, interessante. Bella anche l'interpretazione della cantante inglese. E' la migliore produzione, dopo "Mirrors". Voto: 8

If I was God: L'album si conclude con una canzone un po' fuori dal coro rispetto al resto dell'album. Si tratta di un pop fresco ed armonioso. Una buona conclusione. Voto: 6 1/2

Uscito nel 2011, l'album di Natalia Kills, pur contenendo non pochi elementi originali ed interessanti, è passato un po' in sordina, ottenendo risultati discreti nelle vendite nei paesi in cui è uscito.
Il personaggio è particolare e, dalle tematiche affrontate nei brani al look, passando per le sonorità che attraversano l'album, è evidente che l'intento della produzione è quello di proporla come una Lady GaGa dark, una cantante pop che strizza l'occhio al gotico.
A tratti l'artista riesce a convincere. Altre volte, invece, anche a causa di brani non del tutto originali, sembra semplicemente la copia mal riuscita di cantanti già affermate.
L'album, comunque, non è male ed, anzi, grazie ai pezzi più convincenti potrebbe riuscire comunque a farsi spazio del panorama musicale internazionale.

Voto complessivo: 7

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