sabato 1 marzo 2014

Arisa - Se Vedo Te

 

L'ultima volta: La canzone che apre l'album immerge l'ascoltatore in un'atmosfera elettro-pop molto suggestiva. Il ritornello, delicato, è suadente e carezzevole. Un inizio raffinato e molto gradevole. Voto: 8

Chissà cosa diresti: L'album cambia registro quasi bruscamente, con una canzone pop vagamente rockeggiante. Si tratta di un brano spensierato, scanzonato ed ironico.
Voto: 6 1/2 

La cosa più importante: La traccia numero 3, prima tra quelle presenti nell'album di cui la stessa Arisa è co-autrice, riporta nuovamente in un contesto "soft". E' un pezzo dalla doppia anima: a strofe poco convincenti si alterna, di converso, un ritornello efficace, che diventa sempre più coinvolgente mano a mano che la canzone si sviluppa. Voto: 7

Se vedo te: A caratterizzare la canzone che dà il titolo all'album è un mix di pop, elettronica e rock, che si alternano, susseguono, sovrappongono, costituendo un pezzo intimo, aspro, ma fresco, sempre più incalzante. Voto: 6 1/2 

Lentamente (Il primo che passa): Il brano, proposto a Sanremo, ma escluso dalla competizione, si distacca da quanto presente nel disco fino a questo momento, configurandosi come un pezzo "old style", melenso e tedioso, nonostante un'interpretazione sicuramente valida. Voto: 5+

Quante parole che non dici: La mano di Arisa firma anche questo brano, pregno di malinconia e pathos. Nel ritornello la cantante si lascia (finalmente) andare in acuti che sono piacevoli e convincenti. Voto: 6+

Sinceramente: La traccia numero 7, scritta dal cantautore Dente, è caratterizzata da un testo certamente originale, accompagnato da una melodia abbastanza interessante. Tuttavia, il risultato è però poco trascinante, come se mancasse qualcosa. Voto: 6

Dici che non mi trovi mai: Canzone frizzante, energica, intensa, che acquista vigore e valore soprattutto dopo la prima strofa. Una bella produzione. Voto: 7+

Dimmi se adesso mi vedi: Canzone intima, in cui la voce soave di Arisa condivide la scena con il suono delicato di un pianoforte. L'incursione dei violini rende tutto molto onirico. Sembra quasi una parentesi incantevole. Voto: 6 1/2

Controvento: Ad un brano dalla fine troviamo la canzone vincitrice della 64esima edizione del Festival di Sanremo. E' un pezzo certamente originale, incalzante, convincente, orecchiabile e radiofonico. Voto: 7+

Stai bene su di me: Arisa si congeda dai suoi ascoltatori con un pezzo delicato e garbato. Una chiusura poco originale, un po' troppo formale, ma a cui va comunque riconosciuto un grande stile. Voto: 6

Rosalba Pippa, nota a tutti come Arisa, è tornata sulle scene musicali con un cd elegante e piacevole. La vincitrice del 64esimo festival della canzone italiana, tolti i panni della cantante spiritosa e sopra le righe con cui si era fatta conoscere dal grande pubblico, riesce, in maniera convincente, a catturare l'attenzione di chi la ascolta grazie ad una voce soave, ma potente. 
Nonostante qualche canzone sottotono, forse troppo seriosa e lenta, un aspetto che rende certamente l'album singolare è la presenza di diversi stili che in più occasioni si susseguono e mixano, senza mai entrare in contrasto tra loro. 

Voto complessivo: 6 1/2

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