domenica 2 ottobre 2011

Nicola Roberts - Cinderella's Eyes


Beat of my drum: La canzone che apre l'album è un mix di suoni freschi, nuovi e simpatici. Le strofe e la parte prima del ritornello sono molto pop ed orecchiabili, mentre il ritornello sà tanto di "filastrocca-canzoncina", il che le fà perdere appeal, ma al tempo stesso riesce a conferirle un'aria ancora più originale. Un inizio scoppiettante. Voto: 7+

Lucky day: Secondo singolo estratto dall'album, dopo Beat of my drum, questo brano sembra infuso da sonorità del passato mixate a suoni elettronici assolutamente moderni. Il modo di cantare di Nicola Roberts rende il tutto molto suggestivo e particolare. Voto: 7

Yo-yo: Brano ben confezionato. La parte cantata, a tratti melodica, si sposa benissimo con una base elettropop molto orecchiabile. Una bella sorpresa. Voto: 7 1/2

Cinderella's Eyes: La canzone che dà il titolo all'album è veloce, movimentata, ma non per questo banale o scontata. Le musiche elettropop riportano alla mente atmosfere anni '80. L'interpretazione è lodevole. Voto: 7 1/2

Porcelain Heart: Una canzone-gioiello. La musica è affascinante, l'interpretazione molto interessante. E' un pezzo radiofonico e piacevole da ascoltare. Voto: 7 1/2

I: La prima canzone lenta del cd è accompagnata da melodie che strizzano l'occhio ad un sound tipicamente orientale. Nonostante un'interpretazione valida, la canzone risulta abbastanza ordinaria, rispetto ad una serie di canzoni decisamente più innovative. Voto: 5

Everybody Got to Learn Sometime: La canzone, lenta, di per sè è abbastanza scontata, ma musica e suoni che accompagnano il brano sono davvero belli e ricercati. Voto: 6

Say It Out Loud: Canzone abbastanza moderata. La cantante sembra essere costantemente sul punto di far esplodere la propria carica emotivo-interpretativa ed invece, fino alla fine, rimane quasi "contenuta". Il brano è altrettanto ordinario. Voto: 6

Gladiator: Con questa canzone Nicola Roberts ritorna ad attirare l'attenzione degli ascoltatori grazie ad una musica affascinante ed un'interpretazione ed un modo di cantare particolari, vivaci, notevoli. Sia musicalmente che nell'interpretazione ricorda molto la Gwen Stefani di "What You Waiting For?" Voto: 7 1/2

Fish Out of Water: Canzone abbastanza anonima. Nonostante anche in questo brano siano presenti sonorità accattivanti, il cantato ed il testo fanno pensare ad un pezzo riempi-album. La meno interessante dell'album. Tra l'altro è quella che dura di più (quasi 5 minuti) Voto: 4 1/2

Take A Bite: Coinvolgente, veloce e simpatica, la penultima canzone ha un ritornello molto efficace e che difficilmente si toglie dalla testa. Il massimo per una canzone pop. Un po' per il modo in cui è cantata, un po' per la musica e la struttura della canzone, questa un po' gli ultimi lavori di Avril Lavigne. Voto: 6 1/2

Sticks + Stones: Nicola Roberts saluta i propri ascoltatori con una canzone soft, una ballad lenta e delicata, armoniosa e poetica. Un finale lirico. Voto: 6 1/2

Il primo lavoro da solista di Nicola Roberts, ex componente del gruppo pop Girls Aloud, è infuso di melodie nuove ed originali. L'album, infatti, soprattutto per quanto riguarda le canzoni più movimentate, è ricco di suoni evidentemente ricercati, dal sound internazionale. Molte canzoni contenute nel cd hanno tutte le caratteristiche per diventare vere e proprie hit. I brani più lenti, invece, comunque in netta minoranza, sono più ordinari, ma non per questo non interessanti.
Un valore aggiunto ad ogni brano è dato dal modo di cantare della Roberts, assolutamente singolare. 
La sua carta vincente, in questo caso, risultano proprio la personalità ed il carattere con cui riesce a dare un'impronta chiara a tutto ciò che interpreta.
Da non sottovalutare, inoltre, il fatto che la Roberts oltre ad essere interprete, è anche co-autrice di tutti i brani dell'album (ad eccezione della cover "Everybody's Got to Learn Sometime"). Un esordio più che valido.

Voto complessivo: 7

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